L'essenza
della Fondazione

Antica e contemporanea per natura

Una Venezia inattesa

Se cercate una Venezia meno prevedibile, qui la trovate: radicata nel passato e nel presente, com’è sempre stata, produce cultura con i suoi tesori e le sue attività. Il palazzo nel cuore della città custodisce preziose collezioni storiche e opere di grandi artisti e architetti contemporanei: molteplici gli echi della storia, reinterpretati alla luce della contemporaneità. La Biblioteca – quasi quattrocentomila volumi moderni, oltre a manoscritti, incunaboli, cinquecentine, stampe, incisioni e un vasto patrimonio fotografico – conserva un fascino ottocentesco, ma è strettamente connessa con il mondo e frequentata ogni anno da migliaia di studenti e studiosi.
La Casa Museo, con gli arredi originali, sembra tuttora abitata. Il viaggio tra le collezioni di famiglia si inoltra nella storia dell’arte veneziana e non solo: Giovanni Bellini, Lorenzo di Credi, Palma il Vecchio, Giambattista Tiepolo, Pietro Longhi, Gabriel Bella. Raccolte e ambienti ispirano attività educative, incontri, mostre e dialogano con il programma d’arte contemporanea ‘Conservare il futuro’. Anche gli inserti architettonici di Carlo Scarpa, Valeriano Pastor, Mario Botta nel corpo cinquecentesco del palazzo e l’allestimento di Michele De Lucchi per i nuovi spazi museali esprimono la missione della Querini: un programma di bellezza formativa, di educazione alla qualità, al confronto, al rispetto, per costruire il futuro.
È il segno di Venezia. La Fondazione ne è parte integrante: un luogo inatteso, pieno di fascino, antica e contemporanea allo stesso tempo.

Marigusta Lazzari
Direttore

Visite guidate in Querini

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La facciata cinquecentesca di Palazzo Querini con ‘La materia dell’ornamento’,
installazione al neon di Joseph Kosuth, 1997

“La Querini ha il potere di far girare la testa. Non è una biblioteca. Non è un museo. È un vortice.
Dipinti e libri antichi. Architettura del passato e del presente. Arte contemporanea. Fondi d’archivio e raccolte fotografiche. Tutto questo è stratificato in un iperoggetto multidimensionale non euclideo. I secoli e le rampe di scale, i metri cubi e i racconti irrompono gli uni dentro gli altri.
Una capsula spaziotemporale con un’inesauribile capacità d’ispirare.”

Tiziano Scarpa, scrittore
Querini in versi. Cinque poeti esplorano la Fondazione Querini Stampalia, 2020

Un’aspirazione che va oltre il tempo

Nel 1868 Giovanni Querini Stampalia fonda per testamento un’istituzione con il compito di “promuovere il culto dei buoni studj, e delle utili discipline”. È la vocazione sempre attuale della Fondazione: essere un luogo di ricerca e formazione, d’incontro e confronto, di crescita personale e diffusione della conoscenza.

Quando tutto è iniziato

La storia della Fondazione è legata alle vicende della famiglia Querini Stampalia e, in particolare, al suo ultimo discendente: il Conte Giovanni che nel 1868 lascia in eredità alla città di Venezia l’intero patrimonio familiare: i beni mobili e immobili, le collezioni artistiche e quelle librarie, affinché divengano di uso pubblico.

Per saperne di più

Biografia del Conte

Storia dei Querini

Storia del Palazzo

Storia della Biblioteca

Storia delle Collezioni

Storia delle Architetture

La nostra rete

La Querini Stampalia è tra le più antiche Fondazioni culturali italiane.
Il suo valore è riconosciuto da una vasta rete di soggetti pubblici e privati: lo Stato, la Regione del Veneto e il Comune di Venezia innanzitutto, ma anche atenei, organizzazioni nazionali e internazionali, associazioni, aziende.
Con queste realtà, che crescono per numero, varietà e ricchezza delle relazioni, la Fondazione organizza progetti e attività.

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