La Fondazione Querini Stampalia partecipa alla XII Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
24 musei AMACI e 1000 realtà in tutta Italia per il dodicesimo anno consecutivo aprono gratuitamente al pubblico i loro spazi e inaugurano ufficialmente la stagione dell’arte contemporanea.
Per l'occasione la Fondazione Querini Stampalia propone la mostra Revitalisation by Reconciliation. Strategie per la trasformazione delle regioni transfrontaliere, Evento Collaterale della 15. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia.
Il progetto è più di una mostra. E' una piattaforma per la conoscenza condivisa, un laboratorio per interventi strategici basati su un approccio integrato per lo sviluppo urbano, la coesione sociale e una rinnovata partecipazione civica. Un invito al pubblico ad esplorare una nuova visione delle Regioni Europee attraverso la coesione tra gli strati territoriali frammentati, le radici storiche e la loro fusione in un'unità significativa rivitalizzata.
Nell'ambito di questo progetto, sempre sabato 15 ottobre, alle ore 17, si terrà il secondo appuntamento di IBA: 100 ore a Venezia, una due giorni (14 e 15 ottobre in Fondazione Querini Stampalia) che ha l'obiettivo di riunire quei professionisti che in Europa stanno lavorando a progetti e iniziative legate alle strategie per la trasformazione delle regioni transfrontaliere, allo scopo di individuare e stabilire pratiche comuni per una cooperazione, attraverso la condivisione e lo scambio di banche dati e di esperienze e stabilire ulteriori passi verso l'Agenda urbana europea e il Patto di Amsterdam. Gli incontri si terranno in lingua inglese.
L'immagine guida della XII Giornata del Contemporaneo, Preghiera per l’Europa, è stata realizzata da Emilio Isgrò. E' un' 'Europa cancellata' che estende i suoi confini oltre a quelli dell’Unione Europea, abbracciando idealmente i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Una riflessione sulle divisioni – geografiche, politiche, culturali – che oggi più che mai alimentano sentimenti e spinte nazionaliste che la storia sperava di aver cancellato.