Per #QuerinINRETE diamo voce a scrittori, artisti, poeti... amici della Querini Stampalia attraverso Parole sospese:
No, non è la luna, ma un luminoso quadrante
a rischiararmi, e che colpa ne ho
se delle fioche stelle percepisco la lattescenza?
E m’indispone la presunzione di Batjuskov:
“Che ora è?” – gli fu chiesto qui,
ed egli bizzarro rispose: “l’eternità”.
Osip Ėmil'evič Mandel'štam, da “La pietra” 1912, trad. Gario Zappi, ed. Giometti & Antonello, 2018.
Il cuore della Fondazione Querini Stampalia, batte al ritmo delle pagine girate dalle mani dei giovani che consultano i libri nella cassa toracica che è la Biblioteca al primo piano. Mai un Palazzo ha avuto le fondamenta al primo piano, le fondamenta sono sempre sottoterra, ma le fondamenta dell’umanità si conservano in Biblioteca e una Biblioteca non è un’industria, in essa sono raccolti i respiri delle mani che hanno scritto i libri conservati.
Proprio da questi luoghi, come la Querini, luoghi dove il dono si cela sottoterra come fondamenta, l’eternità ci raggiunge come dettaglio da curare.
Si, l’eternità che si conserva nei dettagli, nei sacrosanti gesti attenti, nell’attenzione di porgere qualcosa di se agli altri ed averne rispetto.
Guardare dopo la quarantena, dopo questo “Diluvio” invisibile è vestirsi d’eternità.
Seguire e scegliere i rarissimi esempi di comportamenti esistenziali come progetti di vita. Carlo Scarpa è uno di essi e in Querini possiamo prendere appuntamento con l’eternità, scovarla nei dettagli e sentire le “Voci dall’Arca”. Il suono di quel rivolo d’acqua nascosto nel giardino, quella fontanina discreta in cui il tempo che verrà, con gioia, accoglierà il fruscio delle dita dei giovani che sfogliano le pagine dei libri e, così in una ricercata sorgente avremo una benvenuta “svolta di respiro”.
Giuseppe Caccavale
Resi conto è il progetto site specific realizzato da Giuseppe Caccavale nel 2006 per la Fondazione Querini Stampalia nell'ambito di Conservare il futuro, a cura di Chiara Bertola.