Due dipinti, identici nella struttura compositiva, realizzati da due grandi artisti del Rinascimento, Andrea Mantegna e Giovanni Bellini. Due opere geniali, uguali eppure diverse.
In un momento in cui tutto il mondo è in quarantena, diamo voce alle emozioni e alla ricerca che hanno portato a questo straordinario 'confronto'.
Un racconto storico e famigliare sulle origini della Presentazione al Tempio di Giovanni Bellini, della Querini Stampalia, e sul confronto con l'opera analoga di Andrea Mantegna, ora alla Gemäldegalerie di Berlino, che Marigusta Lazzari, direttore della Fondazione farà alla Radio italiana di Montréal venerdì 17 aprile 2020, a partire dalle 15.10 (ora canadese), le 21.10 ora italiana nell'ambito del programma Buon Pomeriggio condotto da Vittoria Zorfini.
Affascinante, per un profano, cercare le differenze tra le due “Presentazioni di Gesù al Tempio”.
Sono state eccezionalmente affiancate nel 2018 nella mostra Capolavori a confronto proposta dalla Fondazione Querini Stampalia a cura di Brigit Blass-Simmen, Neville Rowley, Giovanni Carlo Federico Villa, con allestimento di Mario Botta.
Il progetto è stato promosso dalla Fondazione Querini Stampalia e dalla Gemäldegalerie di Berlino con la collaborazione scientifica della National Gallery di Londra.
Due capolavori della storia universale dell’arte, l’uno di mano di Giovanni Bellini, l'altro di Andrea Mantegna. Ad un primo sguardo sembrano uguali, eppure si capisce che le due opere-specchio hanno “personalità diversissime”.
Bellini, veneziano, e Mantegna, padovano del contado, si conobbero certamente, dato che quest’ultimo sposò la sorellastra del primo.
Ma chi fu l’inventore della meravigliosa composizione?