I did not Say or Mean ‘Warning’’
Il lavoro di Chiara Fumai, con la curatela di Stefano Collicelli Cagol, è il frutto di una rielaborazione del progetto con cui lo scorso gennaio l’artista si è aggiudicata il Premio Furla 2013.
Ideato e curato da Chiara Bertola, il Premio Furla è il riconoscimento biennale d’eccellenza per l’arte contemporanea dedicato ai giovani talenti italiani, organizzato e promosso da Fondazione Furla, Fondazione Carisbo, Fondazione Querini Stampalia, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, con il supporto di Carisbo S.p.A. e con la collaborazione di Arte Fiera e Viafarini.
L’opera di Chiara Fumai ripensa il progetto vincitore mettendolo in relazione con gli spazi della Fondazione Querini Stampalia, dando così vita a un progetto site specific.
Il lavoro si articola in due parti tra loro complementari, situate in aree differenti della Fondazione: una performance presentata all’interno delle collezioni del museo e una video-performance diffusa attraverso una serie di schermi al plasma posizionati negli spazi di servizio e di passaggio come la caffetteria o il vestibolo d’ingresso.
In entrambe le sezioni del lavoro, Chiara Fumai si confronta con la relazione problematica tra identità femminile e violenza. L’artista impersona una guida che introduce al pubblico le opere del museo, proponendone una lettura personale. Durante la visita guidata, però, Fumai interferisce nella narrazione lanciando e allo stesso tempo reprimendo messaggi provenienti da una comunicazione anonima lasciata in una segreteria durante gli anni della Lotta Armata.
L’opera si propone di sondare i limiti stessi della performance, come sottolineato dal titolo che nega ma, al contempo, costringe all’attenzione: I did not Say or Mean ‘Warning’ , e prosegue la riflessione proposta da Fumai sul linguaggio e sulla frammentazione dell’identità.