Maria Morganti
Diario cromatico
25 maggio – 14 settembre 2008
a cura di Chiara Bertola
Maria Morganti si confronta con il Museo e la Pinacoteca della Querini Stampalia.
Due anni - dall’estate 2006 all’inverno 2008 - di appunti scritti osservando alcuni dipinti della Fondazione mentre “sentiva” i colori, per poi trasferirli, una volta arrivata in studio, sulla tela. E’ il progetto di Maria Morganti, rigoroso e intenso, che sostituisce cinque opere sovrapporta, presenti nelle sale del Museo, con cinque monocromi delle stesse dimensioni, dipinti in accordo con i quadri antichi.
L’esito finale si raggiunge strato su strato. Questo processo è reso evidente su ogni tela dalla presenza di un bordo, dove si addensa, in sottili strisce, la storia della stratificazione: è il diario cromatico, la memoria del lavoro. Più visibile nel quadro rimane la parte più ampia, che è la somma di tutti i passaggi, l’accumulo dell’esperienza.
Così la Morganti parla del suo lavoro:“Io trovo il colore non lo faccio. Non lo invento, non lo progetto, non lo produco, non lo riproduco… tendo verso di esso … Lo ascolto e lo vedo farsi. Lo vedo nascere sulla tela”.
Appendice del progetto è una serie di scatti fotografici realizzati dalla Morganti nel suo studio che ritraggono, sempre dallo stesso punto di vista, i diversi strati di colore nel loro farsi. Inoltre una serie di carte serigrafate, opera sperimentale nata in collaborazione con Fiorenzo Fallani, mostra un’altra declinazione, più chimica e contemporanea, del colore nato dall’esperienza in Querini Stampalia.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Regione del Veneto e con il sostegno di Galleria Michela Rizzo di Venezia.
Catalogo: Maria Morganti. Diario cromatico
Edizioni Gli Ori, Prato, 2008