Edizione 2003 - Fame
Mostra: 9 marzo -4 maggio 2003
Cinque finalisti: Pierpaolo Campanini, Sarah Ciracì, Stefania Galegati, Massimo Grimaldi, Domenico Mangano
Vincitore: Massimo Grimaldi
Curatori: Chiara Bertola, con la consulenza di Giacinto Di Pietrantonio e Angela Vettese
Critici selezionatori: Cristiana Collu, Roberto Daolio, Aurora Fonda, Massimiliano Gioni, Salvatore Lacagnina, Cornelia Lauf, Andrea Lissoni, Luisa Perlo, Marion Piffer, Maria Rosa Sossai.
Giuria Nazionale: Dede Auregli (responsabile di Spazio Aperto della Galleria d'Arte Moderna di Bologna), Emanuela De Cecco (critica d'arte di Milano), Giacinto di Pietrantonio (direttore della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo), Francesca Pasini (critica d'arte e curatrice indipendente di Milano), Bartolomeo Pietromarchi (segretario generale della Fondazione Adriano Olivetti di Roma), Angela Vettese (direttrice del corso di Arti Visive dello Iuav di Venezia)
Giuria Internazionale: Zdenca Badovinaç (direttrice della Galleria Moderna Kontakt di Ljubljana), Carlos Basualdo (poeta, critico e curatore indipendente, co-curatore di Documenta 11 a Kassel e co-curatore della 50ª edizione della Biennale Internazionale d'Arti Visive di Venezia), Nuria Enguita (direttrice della Fondazione Antoni Tàpies di Barcellona), Michelangelo Pistoletto (artista e fondatore di Cittadellarte di Biella), Vincent Todolì (direttore della Tate Modern Gallery di Londra)
Progetto grafico di: Michelangelo Pistoletto "Fame"
L'artista padrino della quarta edizione del Premio Querini Stampalia-FURLA per l'arte è Michelangelo Pistoletto.
"Tra fame e fama esiste un bel po’ di storia e un bel po’ di attualità nel mondo. C’è la distanza fisica e la lontananza culturale che divide il nord dal sud. Nel sud c’è più fame, nel nord c’è più fama. Qui e là, su e giù : fame di fama e fama di fame. Leggi questa parola in italiano per soffrire, leggila in inglese per gioire. E’ lo specchio bifronte: una parte rispecchia l’angoscia, il dolore, la sofferenza, la mancanza. L’altra parte rispecchia l’abbondanza, il godimento e l’ebbrezza. E’ moneta: come la moneta ha due facce: da una parte è stampata la miseria, dall’altra è impressa la ricchezza, l’abbondanza, l’opulenza. E’ una montagna, è un baratro, sull’una si sale nell’altro si precipita. Fame è malessere. Fama è benessere. Ripetiamo fame in italiano e fame in inglese. E’ la stessa parola in due lingue, una bocca con due lingue. Un’immagine biforcuta della vita, sul pianeta. Dove sta l’artista, dove sta l’arte, qual è la faccia dell’arte, che faccia ha l’artista? Gli strumenti dell’arte, il pensiero, l’immagine, le forme, le azioni dell’arte sono in attesa. Più che spiegare le motivazioni della mia scelta grafica del Premio vorrei comunicare un mio stato d’animo". Michelangelo Pistoletto
Catalogo: Edizione Postmediabooks, Milano