Due comuni porte taglia fuoco in metallo bianco che costituiscono l’accesso principale al portego del Museo, sono state trasformate in opera d’arte con l’applicazione di una carta adesiva che quasi ne mimetizza la presenza, armonizzandole con l’ambiente settecentesco in cui si trovano.
Arienti ha utilizzato una sorta di pellicola plastificata, di quelle che si trovano comunemente in commercio, nelle ferramenta o nei negozi di bricolage e che vengono utilizzate per il rivestimento di mobili o porte.
Si tratta di un materiale piuttosto dozzinale scelto nelle diverse tonalità del marrone in modo da ‘fingere’ diverse tipologie di legno. Un reticolato che imita l’effetto del legno intarsiato e richiama le decorazioni che corrono lungo le pareti della sala.
La porta viene così investita di un nuovo valore e diventa un vero passaggio tra due piani differenti, una soglia che ricongiunge la dimensione del presente a quella del passato.
L’opera è stata realizzata per la mostra Disegni dimessi del 2008.