Per #QuerinINRETE diamo voce a scrittori, artisti, poeti... amici della Querini Stampalia attraverso Parole sospese
Mariateresa Sartori
24 marzo 2020
La bandiera si agita, scossa da un forte vento di nord est
In questo periodo di reclusione sto lavorando al suono del vento, un modo per fare entrare l’esterno all’interno.
La stanza in cui lavoro risuona di sibili e di ululati, l’interno si dilata diventando lo spazio che il vento produce con la sua voce, una voce specifica che fa del vento un’entità distinta con una sua propria vita, volume e potenza.
“Ma il vento ha la bocca?” chiedevo con insistenza a mia madre.
Per questo intrido il vento di voci, di note tenute di cori a cappella, vocali allungate, a volte percepibili, a volte invece talmente fuse da rendere difficile la distinzione tra ciò che è vento e ciò che è canto.
Cerco un modo antico della percezione, lontano nel tempo e per questo ben radicato nel profondo.
Orizzontalità dello spazio che entra nella stanza portato dal vento.
Verticalità del tempo che sprofonda nei ricordi sepolti.
Questi i progetti site specific realizzati da Mariateresa Sartori per la Fondazione Querini Stampalia nell'ambito del progetto Conservare il futuro a cura di Chiara Bertola: