Il pittore Eugenio Da Venezia (Venezia, 1900-1992) è stato uno dei protagonisti dell'arte veneziana tra le due guerre del Novecento.
Nel 1990 ha donato alla Fondazione Querini Stampalia un fondo di opere e un lascito destinati ad un progetto di riscoperta dell'arte figurativa veneziana del suo tempo e in particolare degli artisti, Carlo Dalla Zorza, Fioravante Seibezzi, Marco Novati, Aldo Bergamini, Mario Varagnolo, Juti Ravenna, Neno Mori e Luigi Scarpa Croce, con i quali formò "il gruppo di Palazzo Carminati" che proponeva una pittura di ascendenza post-impressionista, eseguita en plein air, a contatto diretto con la natura sull'esempio dei primi espositori di Ca' Pesaro.
Il fondo d'arte donato da Eugenio Da Venezia è costituito da venticinque propri dipinti e cinque di Novati, Mainella, Bergamini, ed è stato poi arricchito dai suoi eredi e da altri generosi collezionisti, con dipinti e disegni di Marco Novati, Juti Ravenna, Neno Mori, Mario Varagnolo, Carlo Dalla Zorza, Armando Tonello, Eugenio Da Venezia, Pieretto Bianco e Gigi De Giudici.
La "Donazione Eugenio Da Venezia" ha dato avvio ad una serie di attività di studio e di ricerca, dall'esposizione del fondo a lui intitolato all'approfondimento critico e di divulgazione dell'arte veneziana tra le due guerre con conferenze e pubblicazioni, che si sono tradotte nel corso del tempo nell'appuntamento annuale della Giornata di studio e nella pubblicazione della collana editoriale dei "Quaderni della Donazione Da Venezia", a cura di Giuseppina Dal Canton. Sno inoltre state realizzate oltre all'organizzazione di mostre e cataloghi monografici su Gigi De Giudici (2000), Neno Mori (2001), Neno Mori (2002) in sedi espositive anche diverse da Palazzo Querini Stampalia grazie alla collaborazione con il Comune di Rovereto e l'Università di Padova.