La Fondazione conserva 2.634 stampe sciolte e circa 200 volumi ampiamente illustrati.
Il fondo accorpa incisori veneti dal XV al XVIII secolo, tra cui è possibile annoverare Francesco Bartolozzi, Marco Pitteri, Francesco Del Pedro, Gianbattista Brustolon, i Sadeler, Stefano Della Bella, Francesco Novelli, Giovanni Volpato, i Giampiccoli, Francesco Zucchi e Gaetano Zompini.
Si tratta di una preziosa fonte di testi antichi ed epistolari, stampe toponomastiche, ritratti di personaggi illustri della vita politica e culturale dal Rinascimento all'Illuminismo, mentre le incisioni di scene di vita veneziana sono una testimonianza unica della società dell'epoca. Sono conservati libri di raro pregio come la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, con le figure di Giambattista Piazzetta e il manoscritto "Arsenale Cuore veneto legale", una raccolta delle leggi dell'Arsenale del 1703, con le incisioni premesse di Isabella Piccini e Angela Baroni.
Numerosi anche i volumi di Vincenzo Coronelli e gli atlanti del sec. XVIII.
Una delle serie più interessanti a carattere ritrattistico è rappresentata dall'Iconografia Queriniana, che ritrae personaggi illustri della famiglia. Gran parte delle incisioni si riferiscono al Cardinale Angelo Maria Querini, Arcivescovo di Brescia, ma non mancano ritratti di altri membri della famiglia Querini, tra i quali quelli di Gerolamo eseguito dal Cassana e di Andrea eseguito dal Bartolozzi.