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Collezione Intesa Sanpaolo
Collezione Intesa Sanpaolo
Alessandra Chemollo
Collezione Intesa Sanpaolo

Dal novembre 2018, grazie all’accordo sottoscritto con Intesa Sanpaolo, la Fondazione Querini Stampalia espone i tesori della Cassa di Risparmio di Venezia, ‘affidati’ per vent’anni, con possibilità di rinnovo, alla casa museo veneziana.

L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, che ha tra i suoi obiettivi principali la valorizzazione e la condivisione con il pubblico del patrimonio artistico di proprietà.

Per custodirlo e metterlo a disposizione del grande pubblico è stata scelta la Querini Stampalia, esempio raffinato di collezionismo e casa museo, luogo dove anche le opere d’arte e gli arredi concorrono a creare uno spazio aperto al confronto, all’incontro fra culture, attento alla crescita personale e alla diffusione della conoscenza.

Il progetto di allestimento  è stato realizzato dall’architetto Michele De Lucchi.

Curatrice dell’esposizione è la prof.ssa Giovanna Nepi Scirè.

Ad accogliere l’importante collezione sono gli ampi ambienti del terzo piano della Querini Stampalia. Qui Michele De Lucchi, su incarico di Intesa Sanpaolo, ha creato uno spazio espositivo di grande eleganza e pulizia formale.

Nella successione di sale il pubblico può ammirare opere d’arte di ambito veneziano dal XVI al XX secolo, che spaziano dalla pittura alla scultura, dagli arredi agli orologi, dai disegni alle incisioni. Notevoli in particolare due dipinti di Canaletto, il grande bozzetto del Paradiso di Domenico Tintoretto e quello del Giudizio universale di Giambattista Tiepolo, oltre a opere di grandi maestri della scuola veneta fino a Caffi e Ciardi. Tra le sculture opere di Arturo Martini e Alberto Viani.

Arredi significativi sono i bureau-trumeau, gli scrittoi, le consolle del XVII e del XVIII secolo, le specchiere, tra cui un bellissimo esemplare di manifattura muranese del XVII secolo che colpisce per la finissima e complessa fattura e per le notevoli dimensioni, un vessillo di San Marco della fine del Settecento e una bandiera della Repubblica del 1848.

Le opere e gli arredi sono allestiti come in una casa museo, sul modello e in continuità con l’allestimento della collezione della Querini Stampalia.

Il visitatore può percorrere in un excursus storico-temporale le sale. Gli ambienti, che diventano mano a mano di maggior dettaglio e colore, creano un percorso ad ‘emozione crescente’. Le sale, con le porte allineate in un unico cannocchiale visivo, sono state liberate da tramezzature e superfetazioni. I soffitti e i pavimenti hanno riacquistato la loro identità storica, le travi a vista raccontano la statica dei palazzi veneziani e la perizia tecnica millenaria di chi li ha costruiti. Per scelta dell’architetto De Lucchi, nella parte alta delle pareti, si può intravvedere l’originaria tessitura di legni che le sostiene.

Una sala al primo piano, in comunicazione con gli ambienti storici della Biblioteca, opportunamente allestita, conserva materiali librari rari e di pregio e la collezione numismatica.

E’ la cosiddetta “Biblioteca Veneziana”. Ne fanno parte materiali bibliografici che trattano di storia, economia, arte della città di Venezia, raccolti con l’intento di tramandare la grande tradizione libraria lagunare e comprende edizioni rarissime della storia della stampa veneziana dal XV al XVIII secolo.

Un corpus di 454 manoscritti, bolle e leggi, oltre tremila libri, con l’editio del 1470 del De Civitate Dei per i tipi di Vindelino da Spira, un esemplare del Polifilo, datato 1499 e uscito dal torchio di Aldo il Vecchio, e oltre quattromila tra xilografie e incisioni. Tra queste opere di Coronelli, Ughi, Carlevarijs, Canaletto, Lovisa, Marieschi e un esemplare della grande pianta di Venezia di Jacopo de’ Barbari che, accanto a quello già posseduto dalla Fondazione Querini Stampalia, dà conto della monumentale impresa del de’ Barbari attraverso la comparazione delle due varianti.

Queste opere possono essere consultate, su richiesta, dagli utenti della ricca Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia, frequentata quotidianamente da centinaia di studenti e studiosi. Sempre su richiesta è possibile accedere anche alla collezione numismatica, costituita da un’importante raccolta di monete prodotte dalla Zecca veneziana che documenta la storia della Repubblica dalla seconda metà del XIII secolo fino al 1866, anno in cui la Zecca cessò definitivamente la propria attività. Comprende 149 oselle, 233 monete, 3 medaglie, 17 pezzi di cartamoneta.

© FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA ONLUS, PARTITA IVA 02956070276 - CREDITI
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Crediti del sito web

Design
Studio Camuffo

Sviluppo
Alvise Rabitti
Giovanni Rosa