Prima mostra personale in un’istituzione italiana dell’artista Nick Devereux (nato nel 1978 a Panama City).
Questo articolato progetto si struttura come un’indagine sulle modalità di percezione e rappresentazione, mettendo in discussione quelli che sono considerati codici indiscutibili e consolidati della storia dell’arte.
Tramite l’appropriazione e la reinterpretazione delle immagini e dei loro soggetti, le opere di Devereux movimentano una certa descrizione del passato creando un cortocircuito tra il noto e il non ancora scoperto, l’apparentemente familiare e l’arcano.
Per Inpainting l’artista ha intrapreso una ricerca completamente nuova basata sul testo in cui Pausania, viaggiatore e geografo greco del II secolo d.C. (celebre per la Periegesi della Grecia - una ricognizione culturale in dieci volumi del territorio greco) descrive nei dettagli gli affreschi di Polignoto a Delfi.
Dopo una meticolosa analisi di questo racconto - gli affreschi originali sono distrutti da molti secoli - Devereux ha decido di ispirarsi alle parole di Pausania, sia mediante riferimenti al contesto storico sia in base all’osservazione e all’interpretazione personale di alcuni dettagli, descritti con precisione nel testo.
Riconducendo il testo agli oggetti, ai gesti e ai paesaggi descritti da Pausania, l’artista ha elaborato una nuova versione della narrazione composta esclusivamente da frammenti tangibili derivati dall’opera originale. Inpainting riunisce una serie di quadri che rimandano proprio a quei frammenti simbolici, selezionati, isolati e trasformati da Devereux che insieme ricostruiscono un testo astratto e misterioso capace di evocare l’opera originaria.
La ricerca di Devereux esplora e stravolge la struttura e l’autorevolezza dell’immagine simbolica trasformandola attraverso associazioni virtuali e inespresse e, al tempo stesso, eludendo qualsiasi rappresentazione esplicativa.