Una storia europea fra Lepanto e la guerra dei trent’anni.
Gli Uscocchi, popolazione di profughi provenienti da Clissa, nell’odierna Croazia, caduta in mano turca nel 1537, arrivarono sulla costa dalmata per sfuggire all’invasione ottomana e qui si dedicarono alla pirateria, condizionando per quasi ottant’anni i rapporti diplomatici di Venezia con l’Impero turco e asburgico, fino alla Pace di Madrid del 1618, che di fatto decretò la fine dell’epopea di questi indomiti pirati.
Una vicenda che si inserisce in uno scenario ben più noto di confronto/scontro fra le grandi potenze del tempo per il dominio commerciale e politico sul mar Adriatico.
L’occasione per ricostruire questa ‘piccola/grande storia’ è la pubblicazione del libro di Guglielmo Zanelli 'Pirati Uscocchi e Capi da Mar. Una storia europea fra Lepanto e la guerra dei trent’anni', Centro Internazionale della Grafica, Venezia, 2016.
Nelle sale del Museo della Fondazione Querini Stampalia è visibile, fino al 29 gennaio 2017, una piccola mostra dei documenti originali da cui sono tratte le illustrazioni utilizzate per il volume.